|
|
Storia della televisione
I pionieri - Nasce la televisione Negli anni successivi all’invenzione di Nipkow furono compiuti altri tentativi nella trasmissione di immagini; vanno ricordati i tedeschi Lux e Lieben per l’originalità dei sistemi proposti, e gli scienziati, sempre tedeschi, Braun (100), il quale nel 1897 modificò il tubo a raggi catodici (101) – che da allora prese il nome di “Tubo di Braun” – riuscendo a rendere visibili i raggi sulla superficie del tubo, e gli assistenti di Braun, Dieckmann e Glage i quali nel 1909 perfezionarono ulteriormente il dispositivo. Il tubo di Braun era uno strumento essenzialmente usato negli esperimenti di laboratorio anche se nel 1907 lo scienziato russo Boris Rosing ne aveva suggerito l’impiego per la riproduzione delle immagini.Fino a questo momento tutti gli esperimenti di trasmis-sione di immagini si effettuavano collegando l’apparato di ripresa e quello ricevente tramite una o più linee elettriche. I progressi tecnici raggiunti dalla radio all’inizio degli anni venti, indussero più di un ricercatore a tentare la trasmissione di immagini mediante onde radio. Uno di questi fu lo scozzese John Logie Baird che nel 1923 perfezionò l’invenzione di Nipkow e riuscì a trasmettere immagini per mezzo di onde radio. Perfezionò i suoi apparati e il 26 gennaio 1926 dette una dimostrazione ufficiale della sua invenzione davanti ai membri della Royal Institution di Londra. Nel giugno del 1925 l’americano Charles Francis Jenkins era riuscito a trasmettere, alla distanza di otto chilometri, i contorni di un’immagine usando apparati trasmittenti della Marina e un ricevitore a valvole. La stampa dette molto rilievo all’esperimento e per la prima volta fu usato il termine di radiovisione (103).(100) Karl Ferdinand Braun, (1850 –1918), professore a Würzburg e poi a Stra-sburgo, otterrà il Nobel per la fisica insieme a Marconi XE "Marconi" nel 1900. (101) Nel 1878 Sir William Crookes, elaborando una precedente invenzione, sviluppò un tubo a raggi catodici il cui flusso poteva essere deviato da campi elettromagnetici. (102) La prima presentazione del sistema alla stampa non ottenne i risultati sperati da Baird che era alla disperata ricerca di un finanziatore. I giornalisti non sembrarono molto colpiti dall’invenzione e si interessarono di più al racconto della scarica elettrica che il giorno prima il giovane inventore aveva ricevuto manovrando le apparecchiature. (103) Sembra che la parola sia stata suggerita da Jenkins per indicare le trasmissioni dal vivo; mentre “Radiofilm” avrebbe dovuto indicare le trasmissioni di pellicole cinematografiche e infine “Televisione” la trasmissione di immagini trasferite via cavo. (v. anche nota n. 107) EDIZIONI ISTITUTO DI PUBBLICISMO Theorèin - Aprile 2006 |